INSURANCE DAILY: “L’industrializzazione della perizia”, intervista a Gian Luigi Lercari

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Nel 2019 il gruppo Lercari compie 140 anni: l’ad, Gian Luigi Lercari, illustra a Insurance Daily le principali tappe che hanno portato l’azienda familiare a diventare una realtà che opera sui mercati internazionali. Fondamentale, spiega, è non sedersi mai su ciò che ha fatto la generazione precedente e saper interpretare i vari cambiamenti di un mercato che, oggi, è segnato dall’evoluzione tecnologica

 

Correva l’anno 1879 quando Luigi Lercari Senior fondava a Genova una società di perizie a cui dava il nome di famiglia. Oggi, esattamente 140 anni dopo, Gruppo Lercari è diventato un grande gruppo dal respiro internazionale, ma con le radici ben salde della tradizione famigliare. A parlarne con Insurance Daily è l’amministratore delegato, Gian Luigi Lercari, rappresentante della quinta generazione alla guida dell’azienda.

“Quello che ci ha contraddistinto in tutti questi anni – spiega – è stata la capacità di fare gli imprenditori, cioè di reinvestire tutto quello che siamo riusciti a individuare come un plus nel settore peritale-assicurativo. La capacità di non essere solo dei periti, ma delle persone che vedevano e vedono un futuro più manageriale e organizzativo nel nostro mondo”.

Allo stesso modo, fondamentale è stata anche la capacità, in ogni passaggio generazionale, di riuscire a cogliere le opportunità che si presentavano di volta in volta sul mercato, “non soffermandoci su ciò che era stato fatto dalla generazione precedente, ma individuando le nuove sfide”. Quella attuale, ad esempio, “è seguire i cambiamenti di un mercato segnato dalla tecnologia, che negli ultimi cinque anni ha avuto più evoluzioni che nell’ultimo mezzo secolo.

I passaggi generazionali

Di generazione in generazione la famiglia Lercari ha alzato l’asticella per stare al passo con le necessità del mercato, “con la consapevolezza di riuscire a individuare e intercettare le necessità dei nostri clienti, il che non è mai facile”, ammette Gian Luigi Lercari.

L’azienda fondata da Luigi Lercari Senior, è passata, di generazione in generazione, prima nelle mani dei figli Gian Luigi (nonno dell’attuale ad) e Oreste e, successivamente, di Rodolfo (padre di Gian Luigi) e del fratello Vittorio. Attualmente nell’azienda, assieme a Gian Luigi e Rodolfo, lavorano i fratelli Giovanni, Alessandro, e Francesca, e le cugine Giovanna e Lucia.

“Il primo passaggio di consegne generazionale è avvenuto in tempi difficili, a cavallo della prima guerra mondiale. Un’epoca in cui, tuttavia, si presentavano molte possibilità per un’attività come la nostra, molto legata al porto di Genova. Mio nonno Gian Luigi, il mitico Jean di cui porto con grande orgoglio il nome, ha poi coltivato una serie di relazioni personali con tutte le principali compagnie di assicurazioni italiane, rapporti che sono sfociati poi nell’industrializzazione, voluta da mio padre Rodolfo, dell’attività peritale, con un lavoro molto più basato sui numeri e sulle quantità piuttosto che sui soli incarichi professionali di alto livello”.

L’azienda, oggi

Si arriva così ai giorni nostri. Il marchio del nuovo ricambio generazionale è contraddistinto dallo sviluppo della tecnologia e dalle nuove partnership. Oggi il gruppo Lercari è una holding che detiene le quote delle varie società operative del gruppo. Società che si rivolgono, distinte per settori e per segmenti di attività, ai diversi clienti del mercato assicurativo. Ogni società ha le sue peculiarità, le proprie capacità, il proprio personale specializzato.. In questo contesto, i servizi (le aree di information technology, di amministrazione e finanza) sono stati convogliati in società di servizi ad hoc, che non si rivolgono solo alle altre società del gruppo Lercari, ma anche al mercato esterno, cercando di ottimizzare il costo del servizio collaterale alla gestione dei sinistri. “Oggi – osserva Gianluigi Lercari – abbiamo due grandi linee di business: una legata alle perizie, in senso lato, e una seconda dedicata alla gestione in third party administration (TPA) con attività preminenti sul mercato italiano, ma di grande importanza anche sul mercato straniero”, sia tramite gli uffici che il gruppo Lercari ha aperto a Londra e a Varsavia, sia attraverso la partnership con Sedgwick. Si tratta del proseguimento, in joint venture, della ultraventennale partnership sviluppata da Lercari con l’allora Cunningham Lindsey International (acquisita nel 2018 da Sedgwick group) che ha dato vita al primo conglomerato mondiale nella gestione tecnologica dei sinistri, per il mondo assicurativo e non solo, impiegando circa 22mila professionisti in più di 60 Paesi del mondo. “Il valore apportato dalla partnership con Sedwgwick – afferma Gian Luigi Lercari – è fondamentale: parliamo di un colosso che fattura più di due miliardi di euro a livello mondiale, con una grande capacità di rapporti con clienti di altissimo profilo internazionale, e noi siamo i rappresentanti di Sedgwick per le attività di gestione in Italia e in altri 21 Paesi”.

Stare al passo dei nuovi trend del mercato

Per seguire i nuovi trend di mercato occorre pensare a come far evolvere i servizi offerti. Tra le più significative evoluzioni recenti, Gian Luigi Lercari torna a citare la linea di business dedicata all’outsourcing, “che è la prima grande innovazione iniziata da mio padre e portata avanti da mio fratello Alessandro”. Ma oltre questo vi molti altri trend che il gruppo ha sviluppato o sta sviluppando. C’è ad esempio quello legato alla riparazione in forma specifica, ma anche le videoperizie, così come gli accordi con il mondo cyber (in questo ambito è stato sottoscritto un accordo con la società specializzata spagnola Lazarus), e a tutte quelle iniziative imprenditoriali volte a migliorare e ampliare la gamma di servizi offerti. Fra le partnership più recenti quella con Carglass, con la quale il gruppo genovese sta sviluppando i servizi nel settore automotive, perizie auto e outsourcing e con Forensic Expert per l’offerta di servizi di Fire Investigation (analisi scientifica di un incendio o di una esplosione al fine di ricostruire la dinamica dell’evento, identificare la sua origine e la sua causa) e l’Accident Investigation/Root Cause Analysis (ricerca delle cause e la ricostruzione della dinamica dei sinistri in ambito civile ed industriale).

 

Il ruolo della tecnologia

“Le tecnologie – sottolinea Gian Luigi Lercari – sono ormai consolidate. Noi stiamo inserendo le evoluzioni che arrivano dal mondo dell’intelligenza artificiale e delle chatbot, all’ambito della stima automatica del danno, tutto ciò che può essere una semplificazione del lavoro a basso valore aggiunto, per fornire ai nostri collaboratori dei servizi che gli permettono di operare al meglio senza perdere tempo in attività di tipo segretariale”.

L’applicazione dell’intelligenza artificiale in ambito peritale coinvolge vari aspetti del lavoro del loss adjuster: si va dall’individuazione dei danni partendo dalle fotografie alla profilatura del cliente per tipologia con l’indicazione di quanto dovrebbe essere approssimativamente il danno minimo applicabile per un evento di un certo tipo, come traccia per i periti. Non ultimo il tema delle frodi, attraverso l’analisi dei big data. Quanto al chatbot, “che altro non è che uno sviluppo dell’intelligenza artificiale: è la vicinanza al cliente, la risposta in tempo reale, la possibilità di avere un confronto 24 ore su 24 tutto l’anno sulle sue richieste: questo è sicuramente un passo avanti”, evidenzia l’ad di Lercari.

Quale evoluzione per il mercato peritale

Sulle possibili evoluzioni del mercato peritale, Gian Luigi Lercari più che una previsione fa un auspicio. “Il mercato ha bisogno di una maggiore concentrazione di professionisti e studi peritali.  L’auspicio è giungere a player strutturati che andranno ad educare il mercato su attività gestionali innovative, e che quindi porteranno un grande cambiamento virtuoso nel nostro settore. Nel momento in cui ci sarà una concentrazione di professionisti e studi peritali – conclude – anche il nostro gruppo ne trarrà un vantaggio, perché sarà una competizione tra realtà omogenee e non eterogenee come oggi. È inutile opporsi al cambiamento: va cavalcato”.

Beniamino Musto

Fonte: Insurance Daily