Seconda parte del resoconto su “Business Insurance Insurtech Workshop”‚ appuntamento organizzato dal Gruppo Lercari e dal Centro Epson Meteo – Expert Meteo, con il patrocinio di ANRA (Associazione Nazionale Risk Manager) e di Insurance Skills Jam – Il Convivio Assicurativo, svoltosi lo scorso 25 ottobre a Milano.
Nel corso del workshop, operatori del rischio e della comunità scientifica si sono confrontati sul potenziale valore aggiunto delle nuove tecnologie e dei big data ai fini dell’analisi predittiva dei rischi e nel post vendita e l’unicità globale dei servizi peritali per la gestione dei sinistri a livello internazionale.
Nella seconda parte dei lavori, durante la tavola rotonda condotta da Alessandro Lercari, CEO di Sedgwick Lercari, alcuni dei rappresentanti di gruppi assicurativi multinazionali si sono confrontati – ed hanno portato la propria testimonianza – sulla messa a punto di una copertura assicurativa coerente e conforme alle normative, in un contesto fortemente complesso e globalizzato, per la stipula e gestione di un programma su scala globale.
Enrico Mercogliano, Head of Property & Specialties Claims di Generali Global Corporate & Commercial ha innanzitutto evidenziato l’importanza della “conoscenza” del business del Cliente: quali rischi deve affrontare (e in quali parti del mondo) e come avviene l’identificazione preventiva degli attori che dovranno entrare in gioco sia a livello sottoscrittivo sia in caso di sinistro. Quali esigenze e preoccupazioni vive il cliente, quali sono i suoi progetti e che cosa si aspetta dall’assicuratore per il trasferimento del rischio? E ancora: che scenari potrebbero prospettarsi e da chi e come saranno gestiti eventuali sinistri?
Silvana Pinochi, Multinational Country Manager Italy per AIG, ha illustrato a sua volta “le linee guida del Processo End to End e la Contract Certainty” sviluppato dal Gruppo per la propria clientela multinazionale, ricordando come, al fine di definire il contesto operativo si debba partire da alcuni dati quantitativi fondamentali relativi al numero di multinazionali (oltre 193.000), a quante abbiano asset od esposizioni in due Paesi (l’81%, oltre 155.000) e quante siano invece presenti – ed esposte – in dieci o più Paesi (il 2%).
Secondo Pinochi “va quindi avviato un processo di rimodellazione delle attività multinazionali, migliorando la comunicazione e semplificando il processo. Occorre fornire certezze contrattuali attraverso un approccio proattivo per eliminare lavoro ridondante e inefficienze di processo. Comunicare in modo più efficace con tutti gli stakeholder coinvolti, semplificando le complessità dei requisiti normativi, fiscali e informativi, dare certezza contrattuale, attraverso una polizza completa e puntuale che rappresenti un processo negoziato fra le esigenze del Cliente e la valutazione progettuale dello stesso”.
Le esigenze assicurative multinazionali, ha evidenziato Pinochi, vanno attentamente valutate e non possono essere affidate ad improvvisazione per tutti gli aspetti connessi alla compliance. La tardività nell’emissione contrattuale, spesso determinata da complessità anche e soprattutto a livello locale, genera spesso problemi per il cliente, ha sottolineato ancora Pinochi, ma anche per l’intermediario, l’assicuratore e le realtà captive.
Marcella Accoto, Country Claims Manager Chubb Italy, riallacciandosi ai precedente contenuti ha evidenziato come anche nella gestione di un sinistro multinazionale – a prescindere dal ramo colpito – sia fondamentale focalizzarsi sui due aspetti quali il rispetto delle regole di compliance e la necessità di allineamento e coordinamento nella gestione del sinistro da parte di tutti gli operatori coinvolti. Il tutto assume una rilevanza ancora maggiore quando vi sono diverse polizze interessate per rischi diversi.
Francesco Semprini, Managing Director di HDI Global per l’Italia, ha infine simulato la giornata tipo dell’assicuratore multinazionale, riassumendo i passaggi logici che l’underwriter multinazionale deve seguire nell’ambito di un ideale processo di sottoscrizione e di servizio “chiavi in mano” al proprio cliente.
Fonte: Intermedia Channel
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