ANRA RMNews n.57: “L’unicità globale dei servizi peritali”

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In un contesto fortemente globalizzato può essere complesso mettere a punto una copertura assicurativa coerente e conforme alle normative: la stipula di un programma multinazionale rappresenta quasi sempre la soluzione migliore, che va affiancata alla certezza di poter gestire con competenza i sinistri più difficili ovunque si verifichino.

Anche a causa della perdurante fase recessiva che interessa il nostro Paese la maggioranza delle grandi aziende nazionali e multinazionali, ma anche alcune Pmi, hanno reindirizzato lo sviluppo strategico delle proprie linee di business, concentrando sforzi e investimenti verso l’estero. Qualsiasi nuova attività, a maggior ragione se operata in paesi al di fuori del perimetro nazionale ed europeo, espone a rischi che richiedono adeguate misure di risk management, orientate alla crescente esposizione sui mercati emergenti, alla complessità e varietà normativa e all’impatto dei profili di rischio sui sinistri delle imprese in contesto internazionale. In questi contesti, alcune criticità possono prendere corpo a seguito di incomprensioni, anche sul piano linguistico e di ordinamento giuridico, con la conseguenza di una dilatazione dei tempi istruttori a tutto pregiudizio della gestione proattiva (e ove possibile, risolutiva) del caso.
Basti pensare alle difficoltà di armonizzazione e applicazione pratica di polizze Master (emessa nel territorio di origine, a condizioni contrattuali ed economiche negoziate dalla casa madre per tutti i paesi coinvolti) e polizze locali emesse sulla base dei “best local standard”, in relazione alle quali la polizza Master opera in Dic (differenza sulle condizioni normative )/Dil (differenza sui limiti di risarcimento) e polizze locali Stand alone o programmi Cmp (“Controlled master programme”). Sempre più ricorrente, poi, la circostanza per cui alcune clausole della polizza Master, con estensione delle garanzie della polizza anche alle filiali estere, si prestano a difficoltà interpretative e non tengono conto delle specificità e prassi locali anche sotto il profilo delle procedure di accertamento e quantificazione dei danni, spesso molto differenti da paese a paese, da cultura assicurativa a cultura. In ragione di quanto sopra diventa fattore distintivo e determinante poter far conto su una gestione estremamente professionale dei sinistri, capace anche di un’azione globale.
Non c’è dubbio che il perito/loss adjuster sia da sempre chiamato a svolgere un ruolo determinante nell’ambito del processo industriale assicurativo: è questa un’area storica e strategica del business Lercari, il cui nome è ormai divenuto sinonimo di attività peritale di eccellenza grazie alla capacità di adattarsi alla continua evoluzione e diversificazione delle garanzie e dei rischi, ivi compresi quelli cosiddetti “emergenti” ed alla globalizzazione, che lo ha portato al superamento del modello tradizionale del perito generalista, evolvendo verso un approccio – allo stesso tempo – multidisciplinare e manageriale che prevede l’attivazione, caso per caso ed in modo mirato, di team formati dalle migliori professionalità e competenze in funzione del caso affidato. Determinante anello della catena del valore del Gruppo Lercari è la capacità di essere presente, direttamente, in qualsiasi parte del pianeta grazie all’appartenenza ad un network con tali caratteristiche: la recentissima unione delle forze di Cunnigham (storico partner del Gruppo) con quelle di Sedgwick, ha ulteriormente contribuito a potenziare le capacità di servizio per la clientela in ogni parte del mondo dove le due entità erano già presenti. Nell’ambito del processo di integrazione in Sedgwick, gruppo specializzato nella gestione tecnologica dei rischi per il mondo assicurativo, Cunnigham Lindsey e le società sussidiarie di entrambi i Gruppi hanno già avviato un piano di integrazione e unificazione della propria offerta di servizi su scala globale. La nuova organizzazione inizierà inoltre un processo di transizione verso il brand name di Sedgwick Lercari.

Fonte: ANRA RMNews N. 57

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